Ci sono giorni un po’ così. Giorni un po’ appiattiti su un quotidiano che non spicca il volo, che arriva a sera con dignitoso impegno, senza nulla più.
“Nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.”
(Montale, “Sul muro grafito”, in Ossi di seppia)
Non è tempo di orizzonti aperti, di visioni che superano un confine.
È un giorno qualunque.
Oggi voglio fare l’elogio del giorno qualunque, dare valore ai voli bassi che riempiono molta parte delle nostre vite. E ringraziare perché il normale quotidiano, a ben pensarci, è già una grande ricchezza.
Certe volte il quotidiano è così faticoso, proprio fisicamente ‘acciaccante’, che mi domando come, in altri momenti, si riesca a proiettarsi verso nuovi orizzonti con spettacolare leggerezza. Meno male che ci sono gli alti-e-bassi, anche.
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Eh, sì… Meno male!
Ciao…
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…e ringraziamo il normale quotidiano, che è sempre un dono…
buona serata
.marta
PS: abbraccio!
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Eh, sì… Davvero…
Buona serata anche a te!
🙂
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